La scelta del nome a dominio ha una importanza da non sottovalutare per il successo del progetto web che si ha intenzione di realizzare o per rafforzare la vostra presenza in rete
E' preferibile una sigla breve, possibilmente inferiore ai 10 caratteri, per facilitare memorizzazione e digitazione del nome evitando errori e facilitandone la dettatura o la pubblicizzazione tramite annunci.
Non sono ammessi caratteri speciali ad eccezione del "trattino": tuttavia domini-con-piu-di-un-trattino.it sono di scarso effetto e verbalmente il trattino deve essere sempre pronunciato.
Per le aziende, in genere il nome a dominio riproduce il nome o il marchio dell'azienda stessa.
Nel caso di indisponibilità di sigle particolarmente brevi, si può pensare di associare il settore merceologico: ad esempio XYZarredamenti.it;
Questo può migliorare sia il posizionamento del sito, ma può vincolarne il campo di applicazione.
Alla sigla può essere associata anche una connotazione territoriale: una soluzione efficace, ad esempio, nel caso di un ristorante. XYZparma.it è infatti un'immediata collocazione geografica (a riguardo vedere anche i domini geografici).
Non è invece consigliato associare le sigle della natura giuridica come Snc, Srl o SpA nel nome a dominio: non sono di immediata comprensione e risultano vincolanti nel momento in cui l'azienda decide di cambiare natura giuridica. Fanno eccezione gli studi professionali (ad esempio studioROSSI.it), dove il termine studio ha una connotazione più ampia.
Il passo successivo nell'ideazione del nome a dominio è la scelta del TLD (Top Level Domain), anche chiamato - erroneamente! - "estensione": .it / .com / .eu / .org ecc.
I TLD sono accompagnati da alcune indicazioni d'uso, anche se non sempre vincolanti: spesso, infatti, la scelta del TLD ricade su preferenze personali, o dipende dalla disponibilità del nome a dominio selezionato ma può anche rivelarsi una scelta non adatta.
Ecco alcuni esempi:
Il .it è uno dei TLD più diffusi nel nostro paese: è un Country Code TLD, cioè un dominio che si riferisce alla nazione Italia.
Il dominio .it può essere registrato sia da persone fisiche sia da soggetti dotati di partita IVA. E' quindi comune e corretto trovare domini .it sia per aziende che per enti no-profit o persone fisiche.
IANA (Internet Assigned Numbers Authority) ha assegnato per ogni stato sovrano un ccTLD di due lettere (.fr = Francia; .de = Germania; .at = Austria) di cui è disponibile all'indirizzo http://www.iana.org/domains/root/db/
Il TLD .IT ha impatto anche sul ranking del paese che lo rappresenta, pertanto non è da sottovalutare l'importanza di usare un .it per un sito in italiano che si rivolge a pubblico italiano.
Il .COM è sicuramente il più conosciuto e diffuso gTLD: non ha un'indicazione territoriale ed è attualmente gestito da una organizzazione degli Stati Uniti.
La destinazione d'uso originale riguardava le entità commerciali, anche se oggi è utilizzato da soggetti diversi.
E' comunque consigliabile attenersi alla disposizione originale ed evitare di utilizzarlo per enti no-profit, associazioni, enti pubblici. Nella metà degli anni '80 vennero definiti altri gTLD, tra i quali i più conosciuti sono .NET (network) e .ORG (organization).
Anche in questo caso le indicazioni non sono vincolanti, ma consigliate:
Dal 2000 ad oggi si sono aggiunti molti nuovi TLD sponsored, di diffusione spesso molto limitata: in alcuni casi questi TLD sono ad accesso ristretto, cioè solo per enti che hanno particolari requisiti (come .AERO per enti che erogano servizi di trasporto aereo). Per diffusione ricorrono i .INFO e i .BIZ e in misura minore i .NAME.
Per questi domini non vi sono indicazioni d'uso vincolanti: l'uso del .INFO è di informazione generica sia privata che commerciale, spesso adottato da portali informativi o di documentazione, .BIZ ha una indicazione più strettamente legata al "business" anche se è nato principalmente per essere una alternativa al sempre più saturo .COM, .NAME ha una indicazione di uso personale, per rappresentare un "nick" o "nome proprio", un esempio potrebbe essere MIOCOGNOME.name.
Il .EU, introdotto nel 2006, è classificato come Country Code e, in questo senso, rappresenta un'eccezione. Ha avuto un buon successo sia per il fatto che molte aziende hanno voluto tutelare il proprio marchio, sia come nuova "chance" per registrare un nome a dominio non disponibile sotto altri TLD.
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